Quando si parla di plastica si deve pensare a una moltitudine di materiali (e polimeri) tra loro diversi non solo per caratteristiche proprie (chimiche, fisiche, meccaniche) ma anche per specifici campi di applicazione.
Come ricorda COREPLA – Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi la raccolta differenziata è stata estesa a tutti gli imballaggi in plastica solamente dal 2001. In precedenza, infatti, era rivolta solo a bottiglie e flaconi.
Al giorno d’oggi il riciclo di tali imballaggi “post-consumo” è una realtà industriale consolidata, nonostante al momento non sia ancora possibile riciclare ogni tipologia di contenitore a causa del continuo progresso delle prestazioni funzionali richieste e il conseguente aumento della loro complessità. Per questo motivo, per essere correttamente riciclata, la plastica ha bisogno di una preliminare fase di separazione fra le sue diverse tipologie: non tutti gli imballaggi sono infatti attualmente in linea con le tecnologie disponibili e le richieste di mercato del settore del riciclo.
L’industria italiana rimane comunque una vera eccellenza sul piano dello sviluppo continuo delle tecnologie e dei macchinari, sia in ambito di riciclo, sia nell’attività di recupero.
Di notevole importanza è sapere che anche gli imballaggi in plastica, quali fusti o cisternette IBC, sono tra i contenitori più utilizzati nel settore industriale per diverse ragioni:
- sono versatili;
- resistono alla corrosione e al danneggiamento dovuto al trasporto di sostanze chimiche;
- sono recuperabili e riciclabili;
- riescono a colmare tutte le esigenze di trasporto, per la leggerezza dei fusti e la robustezza delle cisternette IBC.
Considerato l’ampio utilizzo, diventa dunque essenziale allungarne il ciclo di vita utile, recuperandoli prima di riciclarli, ovvero preparandoli per il riutilizzo e immettendoli nuovamente nel mercato in condizioni impeccabili. Un’azione che permette sia di poter utilizzare nuovamente l’imballaggio, ritardandone lo smaltimento, sia di realizzare un’Economia Circolare efficiente e a minor impatto ambientale possibile.
Ma come si recuperano questi imballaggi industriali?
Il recupero avviene attraverso una serie di attività di pulizia, riparazione e controllo, che permettono al contenitore di acquisire tutte quelle caratteristiche necessarie per una nuova immissione nel mercato, indipendentemente da ciò che veniva trasportato in precedenza.
Come è facilmente intuibile, più gli imballaggi vengono recuperati, più possono essere riutilizzati e minore sarà l’impatto ambientale che deriva dal loro scarto. Ecco perché un continuo perfezionamento della fase di rigenerazione è essenziale per limitare al massimo il mono-uso e incoraggiare quante più rigenerazioni possibili.
L’Associazione FIRI, partner di COREPLA, rimane un esempio virtuoso dell’impegno costante nelle attività di raccolta e gestione degli imballaggi industriali, occupandosi, attraverso le sue aziende associate, del recupero e del riciclo dei fusti e delle cisternette in plastica.